14 luglio 1099. Mentre Gerusalemme si prepara all'invasione dei crociati, un uomo greco, conosciuto come il Copto, raccoglie tutti gli abitanti della città, giovani e vecchi, donne e bambini, nella piazza dove Pilato aveva consegnato Gesù alla sua fine. La folla è formata da cristiani, ebrei e mussulmani, e tutti si radunano in attesa di un discorso che li prepari per la battaglia imminente, ma non è di questo che parla loro il Copto: il vecchio saggio, infatti, li invita a rivolgere la loro attenzione agli insegnamenti che provengono dalla vita di tutti i giorni, dalle sfide e dalle difficoltà che si devono affrontare.
Secondo il Copto, la vera saggezza viene dall'amore, dalle perdite sofferte, dai momenti di crisi come da quelli di gloria, e dalla coesistenza quotidiana con l'ineluttabilità della morte. "Il manoscritto ritrovato ad Accra" è un invito a riflettere sui nostri princìpi e sulla nostra umanità; è un inno alla vita, al cogliere l'attimo presente contro la morte dell'anima.
domenica 29 dicembre 2013
mercoledì 18 dicembre 2013
Sonno profondo
Sonno profondo di Banana Yoshimoto
Questo libro raccoglie tre storie che raccontano la notte di alcuni personaggi che si trovano in una situazione di blocco, in una fase in cui il flusso regolare del tempo si è interrotto".
In questa sospensione, emergono i temi a lei più cari, i percorsi del suicidio, la decadenza dell'istituzione familiare, il ruolo della sessualità, ritratti questa volta in noir, per suscitare una forte emozione.
Se amate questa scrittrice è da leggere!
Questo libro raccoglie tre storie che raccontano la notte di alcuni personaggi che si trovano in una situazione di blocco, in una fase in cui il flusso regolare del tempo si è interrotto".
In questa sospensione, emergono i temi a lei più cari, i percorsi del suicidio, la decadenza dell'istituzione familiare, il ruolo della sessualità, ritratti questa volta in noir, per suscitare una forte emozione.
Se amate questa scrittrice è da leggere!
mercoledì 11 dicembre 2013
La biblioteca sul cammello
Fiona Sweeney fa la bibliotecaria a New York. Ha un buon lavoro, un fidanzato che le vuole bene, un'esistenza tutto sommato gratificante. Ma a trentasei anni decide di dare una svolta alla sua vita. Quando legge un annuncio in cui si cerca una bibliotecaria per la fondazione della prima biblioteca itinerante in Kenya, non ci pensa due volte e, lasciate le luci scintillanti di New York, parte per l'Africa. L'idea è semplice e geniale: per gli abitanti di quelle regioni, il libro è un oggetto sconosciuto, che suscita diffidenza. Per renderglielo familiare, i libri arriveranno al villaggio sul dorso di un animale assai conosciuto, anzi, un animale indispensabile, il cammello.
Nasce così la "Biblioteca sul cammello". Tra le capanne di Mididima la vita segue gli stessi ritmi da millenni. L'arrivo della "Biblioteca sul cammello" è un evento straordinario, che scatena cambiamenti nella rigida organizzazione tribale: la fatica nell'assimilare la novità divide la popolazione. C'è chi pensa che la cultura possa aiutare a costruire un mondo migliore, come il maestro Matani, o la piccola Kanika, che sogna di diventare insegnante, o l'enigmatico Scar Boy, un bambino orribilmente sfigurato da una iena, che nella letteratura finalmente trova il suo mondo. Ma ci sono anche coloro che considerano Fiona una pericolosa minaccia. La "Biblioteca sul cammello" è stata realmente fondata dieci anni fa in Kenya per diffondere la cultura dei libri, ma anche per favorire l'incontro e il dialogo fra culture diverse.
Storia interessante di una civiltà completamente diversa dalla nostra in cui l'occidente con le sue abitudini non è sempre visto di buon occhio! Ve lo consiglio perché aiuta a vedere le nostre abitudini da un punto di vista diverso...
sabato 30 novembre 2013
Con te fino alla fine del mondo
Con te fino alla fine del mondo di Nicolas Barreau
Mon cher Monsieur, vi starete chiedendo chi è che vi scrive. Non ve lo dirò. Non ancora. Rispondetemi, e provate a scoprirlo. Forse vi aspetta un'avventura che farà di voi l'uomo più felice di Parigi. La Principessa" Così comincia la lettera che stravolgerà la vita di Jean-Luc Champollion, l'affascinante proprietario di una galleria di successo in rue de Seine. Molto sensibile al fascino delle donne, che lo ricambiano volentieri, Jean-Luc vive in uno dei quartieri più alla moda di Parigi, in perfetta armonia con il suo fedele dalmata Cézanne. Tutto procede al meglio, tra vernissage, allegri ritrovi con gli amici nei café di Saint-Germain-des-Prés e romantiche passeggiate au clair de lune lungo la Senna. Finché, una mattina, Jean-Luc scorge qualcosa nella posta: una busta azzurra, scritta a mano. È una lettera d'amore, o meglio, una delle più appassionate dichiarazioni d'amore che lui abbia mai ricevuto, ma non è firmata: la misteriosa autrice, nascosta dietro uno pseudonimo, lo sfida a smascherarla dandogli una serie di indizi. Per quanto perplesso, Jean-Luc sta al gioco. Ma l'impresa non sarà affatto semplice: chi sarà mai la deliziosa impertinente che sembra conoscere così bene le sue abitudini e si diverte a stuzzicarlo? Stregato dalle sue parole, Jean-Luc cercherà di dare un nome a quella donna così intrigante e sfuggente il cui volto gli è del tutto sconosciuto. O forse no?
E' un romanzo di facile lettura, una storia d'amore molto ben costruita che incuriosisce fin da subito fino a voler scoprire il finale quasi inaspettato! Eh, si perché ad un certo punto le cose diventano ben chiare.
Ve lo consiglio da leggere in queste giornate di freddo!
Mon cher Monsieur, vi starete chiedendo chi è che vi scrive. Non ve lo dirò. Non ancora. Rispondetemi, e provate a scoprirlo. Forse vi aspetta un'avventura che farà di voi l'uomo più felice di Parigi. La Principessa" Così comincia la lettera che stravolgerà la vita di Jean-Luc Champollion, l'affascinante proprietario di una galleria di successo in rue de Seine. Molto sensibile al fascino delle donne, che lo ricambiano volentieri, Jean-Luc vive in uno dei quartieri più alla moda di Parigi, in perfetta armonia con il suo fedele dalmata Cézanne. Tutto procede al meglio, tra vernissage, allegri ritrovi con gli amici nei café di Saint-Germain-des-Prés e romantiche passeggiate au clair de lune lungo la Senna. Finché, una mattina, Jean-Luc scorge qualcosa nella posta: una busta azzurra, scritta a mano. È una lettera d'amore, o meglio, una delle più appassionate dichiarazioni d'amore che lui abbia mai ricevuto, ma non è firmata: la misteriosa autrice, nascosta dietro uno pseudonimo, lo sfida a smascherarla dandogli una serie di indizi. Per quanto perplesso, Jean-Luc sta al gioco. Ma l'impresa non sarà affatto semplice: chi sarà mai la deliziosa impertinente che sembra conoscere così bene le sue abitudini e si diverte a stuzzicarlo? Stregato dalle sue parole, Jean-Luc cercherà di dare un nome a quella donna così intrigante e sfuggente il cui volto gli è del tutto sconosciuto. O forse no?
E' un romanzo di facile lettura, una storia d'amore molto ben costruita che incuriosisce fin da subito fino a voler scoprire il finale quasi inaspettato! Eh, si perché ad un certo punto le cose diventano ben chiare.
Ve lo consiglio da leggere in queste giornate di freddo!
venerdì 15 novembre 2013
La grande amica
E' la storia di un'amicizia al femminile. Miriam parte per la sua prima esperienza via da casa, un lavoro estivo in un albergo sul mare, crede di allontanarsi solo di pochi chilometri. Ma Marie-Thérèse, con cui condividerà una stanza, il lavoro e le sue prime avventure "da adulta", la condurrà molto più lontano dalla sua vecchia vita, e da se stessa.
Di qualche anno più grande, bella, disinvolta, infinitamente più esperta, diventa la sua guida, la sua alleata, in poche parole la sua prima, vera migliore amica. Da un'inattesa serata al pub a un'indimenticabile vacanza in Cinquecento, Miriam spiega finalmente le ali. Ma volare significa anche poter cadere...
Con uno sguardo delicato e profondo, Catherine Dunne trasfigura la storia di due ragazze in un ritratto dell'adolescenza e dei sentimenti struggenti e cangianti che la nutrono.
Un racconto senza tempo sull'amicizia e sul cambiamento, sull'abbandono e sul ricordo.
e' un racconto di poche pagine ma molto intenso, mi è piaciuto perché è una foto di vita vera,una bella amicizia che purtroppo si interrompe con un tradimento! ma a chi non è capitato di essere tradita da una persona che si credeva amica? fa parte della vita... purtroppo
martedì 22 ottobre 2013
Nessuno sa di noi
Nessuno sa di noi di Simona Sparaco
Di questa scrittrice ho già letto "Lovebook" che mi è piaciuto.
Questa storia narra di una maternità interrotta... argomento non semplice da raccontare!
Trama
Quando Luce e Pietro si recano in ambulatorio per fare una delle ultime ecografie prima del parto, sono al settimo cielo. Pietro indossa persino il maglione portafortuna, quello tutto sfilacciato a scacchi verdi e blu delle grandi occasioni. Ci sono voluti anni per arrivare fin qui, anni di calcoli esasperanti con calendario alla mano, di "sesso a comando", di attese col cuore in gola smentite in un minuto. Non appena sul monitor appare il piccolo Lorenzo, però, il sorriso della ginecologa si spegne di colpo. Lorenzo è troppo "corto". Ha qualcosa che non va. "Nessuno sa di noi" è la storia di un mondo che si lacera come carta velina. E di una donna di fronte alla responsabilità di una scelta enorme. Qual è la cosa giusta quando tutte le strade portano a un vicolo cieco? Che cosa può l'amore? E quante sono le storie di luce e buio vissute dalle persone che ci passano accanto? Come le ricorderanno le lettrici della sua rubrica e le numerose donne che incontra sul web, Luce non è sola.
E' una storia secondo me comune a molte donne in una società in cui la maternità può diventare una cosa difficile a causa delle varie malformazioni e malattie che colpiscono il feto e che purtroppo vengono scoperte in ritardo quando il bambino è a pochi mesi dalla nascita.
venerdì 18 ottobre 2013
Storia di Irene
Una bambina salvata in mare dai delfini cresce orfana su un'isola greca. Si chiama Irene, di giorno vive in terraferma, di notte si unisce in mare alla sua vera famiglia. A quattordici anni è incinta e consegna a uno straniero di passaggio la sua storia...
E' una favola così così... davvero non so cosa dire!
domenica 13 ottobre 2013
Venuto al mondo
Una mattina Gemma sale su un aereo, trascinandosi dietro un figlio di oggi, Pietro, un ragazzo di sedici anni. Destinazione Sarajevo, città-confine tra Occidente e Oriente, ferita da un passato ancora vicino. Ad attenderla all'aeroporto, Gojko, poeta bosniaco, amico, fratello, amore mancato, che ai tempi festosi delle Olimpiadi invernali del 1984 traghettò Gemma verso l'amore della sua vita, Diego, il fotografo di pozzanghere.
Il romanzo racconta la storia di questo amore, una storia di ragazzi farneticanti che si rincontrano oggi invecchiati in un dopoguerra recente. Una storia d'amore appassionata, imperfetta come gli amori veri. Ma anche la storia di una maternità cercata, negata, risarcita. Il cammino misterioso di una nascita che fa piazza pulita della scienza, della biologia, e si addentra nella placenta preistorica di una guerra che mentre uccide procrea. L'avventura di Gemma e Diego è anche la storia di tutti noi, perché questo è un romanzo contemporaneo. Di pace e di guerra. La pace è l'aridità fumosa di un Occidente flaccido di egoismi, perso nella salamoia del benessere. La guerra è quella di una donna che ingaggia contro la natura una battaglia estrema e oltraggiosa. L'assedio di Sarajevo diventa l'assedio di ogni personaggio di questa vicenda di non eroi scaraventati dalla storia in un destino che sembra in attesa di loro come un tiratore scelto. Un romanzo-mondo, di forte impegno etico, spiazzante come un thriller, emblematico come una parabola.
La Mazzantini è una scrittrice che personalmente non amo molto, scrive sempre di storie del dolore umano, secondo me in modo cinematografico...
La storia di per se non è male peccato che è molto prolisso, l'avrei amato molto di più se fosse stato più breve...
lunedì 30 settembre 2013
L'amore ai tempi del colera
Per cinquantun anni, nove mesi e quattro giorni Fiorentino Ariza ha perseverato nel suo amore per Fermina Daza, la più bella ragazza dei Caraibi, senza mai vacillare davanti a nulla, resistendo alle minacce del padre di lei e senza perdere le speranze neppure di fronte al matrimonio d'amore di Fermina con il dottor Urbino. Un eterno incrollabile sentimento che Fiorentino continua a nutrire contro ogni possibilità fino all'inattesa, quasi incredibile, felice conclusione
L'inizio è stato un pò noioso ma poi la curiosità ha prevalso e ho continuato nella lettura... la mia valutazione è così così! Ho letto storie d'amore molto più belle, questa mi è soltanto sembrata la testardaggine di un uomo per una donna che avrebbe dovuto sposare mentre nel frattempo fornicava con altre! Non ci ho visto nulla di speciale perché penso che l'Amore vero sia quello vissuto ogni giorno e non congelato nei ricordi di pochi momenti trascorsi insieme e perciò idealizzato.
martedì 20 agosto 2013
Innamorarsi a Notting Hill
Scarlett O'Brien sogna una vita da film. Nel vero senso della parola: perché il cinema, e in particolare le sue amate commedie romantiche, sono molto più eccitanti della banale realtà di tutti i giorni accanto a un noioso fidanzato appassionato di fai da te. Ossessionata da Hugh Grant, Brad Pitt e Johnny Depp, Scarlett trascorre le giornate con la testa tra le nuvole, e le serate con la mano immersa in un sacchetto di popcorn, davanti allo schermo. Così, quando le si presenta l'occasione di trascorrere un mese in una villa di Notting Hill, scenario di uno dei suoi film preferiti, non esita un secondo ad accettare: prima di cedere alle insistenze della famiglia, che la vuole sposata e "sistemata", potrà vivere le sue fantasie almeno una volta! Ben presto però Scarlett scopre che la vera Notting Hill è molto diversa dalla sua versione di celluloide, e quando fa conoscenza con il suo nuovo vicino, l'affascinate quanto irritante Sean, si rende conto che il copione della sua vita rischia di sfuggirle di mano... Forse il destino sta tramando come in "Serendipity"? O magari sta andando in scena il suo personale remake di "Se scappi ti sposo"? Ma qual è, in fin dei conti, il lieto fine che Scarlett desidera per se stessa? L'importante è deciderlo in fretta, perché il giorno delle nozze si avvicina...
E' una storia leggera perfetta per le giornate di relax in questo periodo di ferie!
giovedì 20 giugno 2013
Storia della mia gente
Il rumore di una tessitura ti fa socchiudere gli occhi e sorridere, come quando si corre mentre nevica. Il rumore della tessitura non si ferma mai, ed è il canto più antico della nostra città, e ai bambini pratesi fa da ninna nanna". "Storia della mia gente" racconta dell'illusione perduta del benessere diffuso in Italia. Di come sia potuto accadere che i successi della nostra vitalissima piccola industria di provincia, pur capitanata da personaggi incolti e ruspanti sempre sbeffeggiati dal miglior cinema e dalla miglior letteratura, appaiano oggi poco più di un ricordo lontano. Oggi che, sullo sfondo di una decadenza economica forse ormai inevitabile, ai posti di comando si agitano mezze figure d'economisti ispirate solo dall'arroganza intellettuale e politici tremebondi di ogni schieramento, poco più che aspiranti stregoni alle prese con l'immane tornado della globalizzazione. Edoardo Nesi torna con un libro avvincente e appassionato, a metà tra il romanzo e il saggio, l'autobiografia e il trattato economico, e ci racconta, dal centro dell'uragano globale, la sua Prato invasa dai cinesi, cosa si prova a diventare parte della prima generazione di italiani che, da secoli, si ritroveranno a essere più poveri dei propri genitori.
E' una storia vera della nostra Italia che è guidata da persone che non la amano, ma pensano soltanto al loro tornaconto economico. E' il riassunto di un popolo che si è arreso alla volontà degli altri senza combattere
E' da leggere perché dobbiamo capire che noi italiani, i nostri genitori sono stati troppo permissivi nei confronti delle persone disoneste ed è ora di dire basta!!!
Il libro che le multinazionali non ti farebbero mai leggere
vi consiglio di leggere... sopratutto perché non dovremmo "lavarci le mani" con la scusa che così fan tutti e noi da soli non possiamo risolvere i problemi del mondo.
In effetti non possiamo risolverli tutti ma fare la nostra parte contro il lavoro minorile, l'inquinamento ambientale e l'arricchimento dei deliquenti penso sia doveroso visto che siamo dei consumatori oltre che cittadini del mondo...
giovedì 13 giugno 2013
La breve favolosa vita di Oscar Wao
"La breve e favolosa vita di Oscar Wao": già dal titolo si capisce che il romanzo non avrà un lieto fine classico. Ma non importa. Perché la vita di Oscar - ribattezzato Wao da un amico dominicano che storpia il nome di Wilde è davvero favolosa. Da favola. Da favola letteraria, magica e realistica al tempo stesso. Nasce e cresce nel New Jersey, il grasso, poco attraente, intelligente e parecchio eccitato Oscar. Sua madre Belicia è una ex reginetta di bellezza scappata da Santo Domingo perché perseguitata dal clan del dittatore Trujillo, la sorella, Lola, è una ragazza dolce, assennata e insieme spericolata come tutte le dominicane di Diaz. L'intero albero genealogico di Oscar, come quello di altre migliaia di dominicani, è composto da figure torturate, espropriate, martirizzate
Sono stata "rapita" dalla storia di questo povero ragazzo sfortunato vittima di una maledizione, ebbene si perché anche se molti di noi non credono nella "maledizione" questa storia sembrerebbe proprio contraddirci.
Oscar è un ragazzino del New Jersey, grasso e poco attraente, il classico nerd snobbato dai suoi coetanei conoscerà l'amore a caro prezzo...
mercoledì 12 giugno 2013
Togliamo il disturbo
"Evitiamo il pericolo strisciante dell'omologazione"
Un analisi della scuola di oggi e dei suoi "abitanti" che ogni genitore dovrebbe leggere... a patto che lo legga utilizzando la "chiave giusta" cioé senza pregiudizi
Leggendo varie recensioni ho notato in effetti che alcuni lettori hanno male interpretato le parole della Mastrocola prendendole troppo sul personale
Invece io, in vari punti della sua analisi sono d'accordo con lei, ci sono situazioni di cui bisogna prendere atto e basta non bisogna per forza avere una soluzione a tutto tipo che i giovani non hanno voglia di studiare perché impegnati da qualcos'altro solo che però insistiamo che devono andare a scuola, che imparare un mestiere può essere cosa di poco conto che dobbiamo tutti avere un pezzo di carta in tasca creando così persone che non hanno né cultura né sanno fare un qualcosa ...
e poi devono fare i conti con il mercato del lavoro si esce dalla scuola con il pezzo di carta in tasca ma con nessuna competenza!!!
La colpa è del sistema, certo, che vuole ad ogni costo persone laureate...
"Ditemi se le devo ancora insegnare queste cose o no. Forse, se i ragazzi non sanno più l'italiano, vuol dire che la scuola non ha più ritenuto che fosse il caso di insegnare l'italiano. Forse tutti in Italia (o meglio, in Europa) hanno deciso questo: che non è più utile insegnare la propria lingua, e si sono dimenticati di dirlo anche a me, e allora io sono l'ultima a fare una cosa che non interessa più nessuno, e quindi è bene che smetta. Questo libro è una battaglia, perché la cultura non abbandoni la nostra vita e prima di ogni altro luogo la nostra scuola, rendendo il futuro di tutti noi un deserto. È anche un atto di accusa alla mia generazione, che ha compiuto alcune scelte disastrose e non manifesta oggi il minimo pentimento. Infine, è la mia personale preghiera ai giovani, perché scelgano loro, in prima persona, la vita che vorranno, ignorando ogni pressione, sociale e soprattutto familiare. E perché, in un mondo che li vezzeggia, li compatisce, e ne alimenta ogni giorno il vittimismo, essi con un gesto coraggioso e rivoluzionario si riprendano la libertà di scegliere se studiare o no, sovvertendo tutti gli insopportabili luoghi comuni che da almeno quarant'anni ci governano e ci opprimono." (P. Mastrocola)
"Ditemi se le devo ancora insegnare queste cose o no. Forse, se i ragazzi non sanno più l'italiano, vuol dire che la scuola non ha più ritenuto che fosse il caso di insegnare l'italiano. Forse tutti in Italia (o meglio, in Europa) hanno deciso questo: che non è più utile insegnare la propria lingua, e si sono dimenticati di dirlo anche a me, e allora io sono l'ultima a fare una cosa che non interessa più nessuno, e quindi è bene che smetta. Questo libro è una battaglia, perché la cultura non abbandoni la nostra vita e prima di ogni altro luogo la nostra scuola, rendendo il futuro di tutti noi un deserto. È anche un atto di accusa alla mia generazione, che ha compiuto alcune scelte disastrose e non manifesta oggi il minimo pentimento. Infine, è la mia personale preghiera ai giovani, perché scelgano loro, in prima persona, la vita che vorranno, ignorando ogni pressione, sociale e soprattutto familiare. E perché, in un mondo che li vezzeggia, li compatisce, e ne alimenta ogni giorno il vittimismo, essi con un gesto coraggioso e rivoluzionario si riprendano la libertà di scegliere se studiare o no, sovvertendo tutti gli insopportabili luoghi comuni che da almeno quarant'anni ci governano e ci opprimono." (P. Mastrocola)
martedì 11 giugno 2013
Il lupo e il filosofo
Vivere per undici anni con un lupo è una pazzia specialmente se il lupo viene spacciato per un husky e vive nella società come un cane qualsiasi, questo per dimostrare che il lupo non è un animale pericoloso
Mark Rowlands, giovane e inquieto docente di filosofia in un'università americana, legge per caso su un giornale una singolare inserzione, si incuriosisce e risponde. Qualche ora dopo è il padrone felice di un cucciolo di lupo, a cui dà nome Brenin ("re" in gallese antico).
Per undici anni, sarà lui la presenza più importante nella vita del professore, che seguirà ovunque: assisterà alle sue lezioni acciambellato sotto la cattedra, incurante degli iniziali timori e del successivo entusiasmo degli studenti, ne condividerà avventure, gioie e dolori, lo accompagnerà nei suoi spostamenti dall'America all'Irlanda alla Francia, dove Mark si trasferisce dopo aver troncato quasi ogni legame con i suoi simili.
E sarà, soprattutto, una fonte continua di spunti di riflessione e idee filosofiche perché, contrariamente allo stereotipo che ne fa un emblema del male, della ferocia, del lato oscuro dell'umanità, il lupo è per Rowlands metafora di luce e di verità, la guida per un viaggio interiore alla scoperta della propria più intima e segreta identità: "Il lupo è la radura dell'anima umana... svela ciò che rimane nascosto nelle storie che raccontiamo su noi stessi".
La sua natura selvaggia e indomabile, infatti, rivela a chi gli sta accanto un modo di vivere e di fare esperienza del mondo non solo radicalmente diverso da quello degli uomini, ma forse anche più autentico e appagante perché immune da doppi fini, da ogni atteggiamento di calcolo e manipolazione.
Assolutamente da leggere!
domenica 9 giugno 2013
Penelope alla guerra
La storia racconta di Giò, una ragazza decisa a lasciare la sua Italia per raggiungere il luogo tanto desiderato: gli U.s.a. Nemmeno Francesco, il quale ha un debole per la ragazza, riesce a convincerla di restare. Così Giò si ritrova negli Stati uniti d'America, impegnata nel suo lavoro di creatrice di soggetti cinematografici. Ospitata da Martine, una sua vecchia amica, Giò sembra felice, spensierata in questa nuova vita. Salvo poi spuntare a galla in lei un pezzo del suo passato: Richard, un ragazzo ospitato in casa sua per qualche giorno ai tempi della guerra, rimasto indelebilmente impresso nella sua mente. Giò da quel momento è un'altra ragazza; in lei sorgono sentimenti quali passione, angoscia, paura, amore. Passa si delle belle serate con Richard, ma passano insieme anche dei momenti non troppo carini, trafitti dai lunghi (e per lei inspiegabili) silenzi di lui. Giò non ha altra preoccupazione che non sia Richard, ha gettato il nuovo lavoro (o almeno le basi, l'inizio al quale stava lavorando) non si sa in quale angolo buio del suo inconscio. E non c'è nessuna persona con la quale riesca a sfogarsi della sua situazione: da una parte Martine, completamente diversa da lei, un tipo di donna che non riesce a far filtrare in se nemmeno una goccia d'amore; dall'altra Bill, l'amico di Richard, che sembra godere immensamente nello stuzzicare Giò, specie nei momenti più disperati. Sarà proprio durante un'accesa lite con Bill, che Giò capira il perché quei "lunghi silenzi" e quella freddezza che in certi momenti trasparivano in Richard... e ne rimarrà scioccata.
Sebbene scritto nel 1962 penso che sia un romanzo per certi aspetti ancora valido perchè tratta sia l'omosessualità che l'aborto, in mondo ancora maschilista questa donna si trova a dover combattere stereotipi e pregiudizi che secondo me sono ancora ben radicati nella nostra società.
sabato 8 giugno 2013
Espiazione
La protagonista una ragazzina di
tredici anni Briony, che vive in un mondo tutto suo, convinta di essere la
scrittrice del secolo, un giorno casualmente diventa
abbasciatrice di una lettera destinata alla Cecily da parte del figlio della
domestica.
La sua curiosità di ragazzina e
l'infatuazione per il ragazzo la spingeranno a leggere la lettera il cui
contenuto la convincerà che il ragazzo è un maniaco sessuale e quindi deve
proteggere la sorella.
Motivo per cui appena se ne
presenterà l'occasione, la cugina in visita che viene aggredita di notte nel
parco, lei farà il nome di questo ragazzo rovinando la vita non solo a lui, ma
anche alla sorella
che non sarà più la
stessa...
può una bambina rovinare con le
sue parole le vite di tante altre persone?
Io prima di te
Questa è la storia di
un'incontro fra una ragazza che ha scelto di vivere in un mondo piccolo, sicuro,
senza sorprese e senza rischi, e un uomo che ha conosciuto successo, la
ricchezza e la felicità, e all'improvviso li ha visti dissolversi, ritrovandosi
inchiodato su una sedia a rotelle. Due persone profondamente diverse, che
imparano a conoscersi senza però rinunciare a se stesse, insegnando l'una
all'altra a mettersi in gioco.
Scritta in modo semplice, si
legge tutto d'un fiato anche se l'argomento non è dei più facili si parla di
persone disabili che dopo aver vissuto una vita piena decidono di farla finita
con l'eutanasia assistita
E' un argomento molto delicato,
ognuno di noi avrà sicuramente la propria opinione in merito ed io per
delicatezza vi invito solo a leggere il romanzo perché merita!
Ragione e passione contro l'indifferenza
Trama: Vittorio Sgarbi affronta con ragione e passione i luoghi
comuni dell'Italia di oggi e delle ideologie vigenti, scagliandosi contro
l'indifferenza, quella pigrizia mentale che nutre tutti i conformismi.
Mescolando citazioni e stile colloquiale, tono politically incorrect, denuncia
senza pudori di nomi e cognomi, stigmatizza la nuova politica di destra e
sinistra, figlia del giustizialismo dei primi anni '90; l'arte tra l'esigenza di
salvaguardare i beni materiali e intellettuali, le lobby di potere e l'ignoranza
che tentano di minarlo; la scuola tra esigenza di educare, nuove politiche e
ignoranza generale; ma anche la religione che stringe vincoli con i poteri forti
e guida milioni di fedeli.
Quest'uomo non mi affascina,
anzi non mi piace proprio, però restando ferma al mio principio che è quello di
"prestare orecchio" a tutti ho scelto il suo libro dal titolo
Onestamente devo confermare che
molti suoi ragionamenti li trovo giusti anche quando li espone in tv peccato poi
che per mantenere alta l'attenzione debba urlare come un
pazzo!!!
In questo libro fa osservazioni
sull'arte, sul governo,sul corpo docente ecc
ecc su come tutto ciò sia racchiuso
in una gabbia d'indifferenza della maggior specie:
l'indifferenza per ignoranza!!!
perché secondo Sgarbi esiste
un'indifferenza dovuta al fatto che una questione per cui abbiamo
coscienza decidiamo che non debba interessarci per non farci contaminare dal
mondo e un'indifferenza dovuta ad
ignoranza!
Non conoscendo la storia, la
bellezza di un luogo nella nostra ignoranza non cerchiamo di capire la scelta
giusta da fare ma lo deturpiano a nostro piacimento...
Siamo solo amici
Giacomo è un portiere d'albergo veneziano. Rafael è un ex-portiere di calcio brasiliano. Sono entrambi a un appuntamento con il destino ma l'essere stati davanti a una porta è l'unica cosa che hanno in comune. Il primo, dopo cinque anni di attesa, sta per rivedere la donna della sua vita: una signora sposata il cui mantra è "non si bada a spese", eternamene in conflitto tra i precetti religiosi e quelli astrali. Il secondo insegue un'attrice di telenovela, in fuga dal personaggio che le ha rubato l'anima. In un incontro fortuito e surreale Giacomo e Rafael instaureranno un rapporto singolare a tratti equivoco, che li porterà a capire chi sono e cosa desiderano. A sparigliare i piani, in una storia squisitamente teatrale, ci si metteranno altre due donne: una prostituta d'alto bordo che pensa di assomigliare a Gesù, e una giovane cassiera ostaggio della famiglia meridionale e dei look di Lady Gaga.
Perché l'amore non è una cosa semplice...
Il fantasma dell'opera
Erik,
angelo della musica, artista sublime ma respinto da tutti per la sua ripugnante
bruttezza, oscuro signore dei sottosuoli del teatro, trascina la sua vittima, la
giovane cantante Christine, nella sua dimora sotterranea per imporle, con un
orribile ricatto, la sua diversità e sfidare con la sua delirante grandezza
l'umanità che lo ha emarginato...
E' una
storia molto triste di come l'essere umano cresciuto lontano dall'amore della
sua famiglia e dei suoi simili trattato come un fenomeno da "barraccone" possa
covare l'odio e la cattiveria verso gli altri fino ad arrivare ad ucciderli
...
Può
l'amore verso una giovane donna cambiarlo in un uomo buono?
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