Trama: Vittorio Sgarbi affronta con ragione e passione i luoghi
comuni dell'Italia di oggi e delle ideologie vigenti, scagliandosi contro
l'indifferenza, quella pigrizia mentale che nutre tutti i conformismi.
Mescolando citazioni e stile colloquiale, tono politically incorrect, denuncia
senza pudori di nomi e cognomi, stigmatizza la nuova politica di destra e
sinistra, figlia del giustizialismo dei primi anni '90; l'arte tra l'esigenza di
salvaguardare i beni materiali e intellettuali, le lobby di potere e l'ignoranza
che tentano di minarlo; la scuola tra esigenza di educare, nuove politiche e
ignoranza generale; ma anche la religione che stringe vincoli con i poteri forti
e guida milioni di fedeli.
Quest'uomo non mi affascina,
anzi non mi piace proprio, però restando ferma al mio principio che è quello di
"prestare orecchio" a tutti ho scelto il suo libro dal titolo
Onestamente devo confermare che
molti suoi ragionamenti li trovo giusti anche quando li espone in tv peccato poi
che per mantenere alta l'attenzione debba urlare come un
pazzo!!!
In questo libro fa osservazioni
sull'arte, sul governo,sul corpo docente ecc
ecc su come tutto ciò sia racchiuso
in una gabbia d'indifferenza della maggior specie:
l'indifferenza per ignoranza!!!
perché secondo Sgarbi esiste
un'indifferenza dovuta al fatto che una questione per cui abbiamo
coscienza decidiamo che non debba interessarci per non farci contaminare dal
mondo e un'indifferenza dovuta ad
ignoranza!
Non conoscendo la storia, la
bellezza di un luogo nella nostra ignoranza non cerchiamo di capire la scelta
giusta da fare ma lo deturpiano a nostro piacimento...
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