mercoledì 31 dicembre 2014

Buon Anno!


lunedì 29 dicembre 2014

Figli dello stesso padre


Se pensate di avere una famiglia difficile, un padre impossibile allora dovete leggere questo libro, vi aiuterà ad amare ed apprezzare quello che avete!
In breve:
Figli dello stesso padre, ma di due donne diverse, Germano ed Emilio si rivedono dopo un lungo silenzio. Sono diversissimi, accomunati unicamente dall'amore insoddisfatto per il padre Giovanni, una figura possente, passionale ed egocentrica, che ha abbandonato la madre di Germano perché la sua nuova donna aspettava un figlio, Emilio, per poi abbandonare poco dopo anche lei come tutte le altre donne della sua vita. Germano, pur essendo sempre stato il preferito del padre, non ha mai perdonato al fratello minore di essere la causa del divorzio dei genitori. Emilio, cresciuto sapendo di essere il figlio non voluto, ha sempre cercato, invano, l'affetto del padre e del fratello. Nei pochi giorni che trascorreranno insieme, le antiche rabbie e il richiamo del sangue riemergeranno furiosi


lunedì 15 dicembre 2014

A spasso con Bob




Quando James Bowen trova davanti alla porta del suo alloggio popolare un gatto rosso, rannicchiato in un angolo, impaurito e malato, non immagina quanto la sua vita stia per cambiare. James, ventisette anni, un passato di alcol e droga, non ha un lavoro né una famiglia su cui contare. Vive alla giornata per le vie di Londra, e raccoglie qualche spicciolo suonando la chitarra davanti a Covent Garden e nelle stazioni della metropolitana. L'ultima cosa di cui ha bisogno è un animale domestico. Eppure non resiste a quella palla di pelo, che subito battezza Bob. Pian piano James riesce a farlo guarire, e a quel punto lascia il gatto libero di andare per la sua strada, convinto di non rivederlo più. Ma Bob è di tutt'altro avviso: per nulla al mondo intende separarsi dal suo nuovo amico e lo segue ovunque. Instancabile. Finché a James non rimane che arrendersi. E l'inizio di una meravigliosa amicizia e di una serie di singolari, divertenti e a volte pericolose avventure che trasformeranno la vita di entrambi, rimarginando lentamente le vecchie ferite, anche quelle più profonde.
E' una storia vera ed io amo le storie vere.
Lo  consiglio a tutti coloro che pensano di avere delle difficoltà insormontabili che nulla possa aiutarli a vivere meglio e sicuramente non la presenza di un animale che aumenta le responsabilità.
Questa storia dimostra che invece un gatto può essere una compagnia molto utile nella Vita, un incoraggiamento a vivere in modo più produttivo e sereno

lunedì 8 dicembre 2014

Guarire senza medicine


Se siete lettori della Rivista Riza allora potete tranquillamente risparmiarvi la lettura.
Il titolo è leggermente fuorviante, io pensavo di leggere qualcosa che fosse più attinente alle malattie psicosomatiche non il riassunto delle sue risposte alle lettrici per la maggior parte sessualmente problematiche.
Con totale onestà e tranquillità sebbene stimo questo professionista non credo sia adatto il titolo, anzi l'ho trovato un pò furbetto....
Come ha scritto lui stesso: Prendo atto di aver speso soldi inutilmente e mi cercherò un libro più attinente al titolo...
Ah, benedette aspettative!
Trama ufficiale: 
"C'è qualcosa dentro di noi che sa curarci meglio di qualsiasi farmaco. Se ci rendiamo conto di questa realtà, la prospettiva terapeutica cambia completamente. Si aprono porte e percorsi inimmaginabili... Facciamo un consumo esasperato di medicinali, costosi e spesso pieni di controindicazioni, e ci dimentichiamo così che in noi esiste un "sapere innato" capace di guarirci. Questa autoguarigione non riguarda solamente i cosiddetti disturbi psichici (come ansia, panico, depressione...) ma interessa anche alcune patologie ben "radicate" nel corpo (per esempio tachicardia, asma, eczema, ipertensione, colite...). Tra mente e corpo non c'è nessuna differenza, e quando a parlare è la "carne" dell'individuo, significa soltanto che il disagio si esprime meglio attraverso il versante organico. Si tratta solo della punta di un iceberg: la malattia interessa sempre l'individuo nella sua interezza." In cosa consiste questa nostra facoltà di autoguarigione? Quali sono le sue leggi, il suo linguaggio segreto? E cosa dobbiamo fare per innescarla? Mettendo in campo le sue profonde conoscenze di medicina psicosomatica, Raffaele Morelli ci rivela le chiavi intime e le mosse pratiche per capire e sfruttare al meglio questa energia che ci fa guarire.

giovedì 4 dicembre 2014

Il libro delle anime



Tutto ha inizio con il ritrovamento di un libro datato 1527 ... 
È un semplice libro antico, ma custodisce un segreto. Un segreto che è stato scritto col sangue nel 1297 da innumerevoli scrivani coi capelli rossi e con gli occhi verdi, forse toccati dalla grazia divina, forse messaggeri del diavolo. Che è riapparso nel 1334, in una lettera vergata da un abate ormai troppo anziano per sopportare il peso di quel mistero. Che, nel corso del XVI secolo, ha illuminato la strada di un teologo, i sogni di un visionario e le parole di un genio. È un semplice libro antico, ma sta per scatenare l'inferno. Perché quel libro dovrebbe trovarsi nella Biblioteca dei Morti, la sconfinata raccolta di volumi in cui è riportata la data di nascita e di morte di tutti gli uomini vissuti dall'VIII secolo in poi. E, dopo essere rimasto sepolto sotto la polvere della Storia per oltre settecento anni, adesso è riemerso ed è diventato un'ossessione per Will Piper, deciso a cancellare il dolore che la Biblioteca ha portato nella sua vita; per Henry Spence, che ha dedicato la sua esistenza alla soluzione dell'enigma e che ormai ha i giorni contati; per Malcolm Frazier, il capo della sicurezza della Biblioteca, determinato a uccidere pur d'impedire al mondo di conoscere la verità. Un'ossessione che inevitabilmente porta altro dolore, altri enigmi, altro sangue.

Dopo aver letto questo libro posso affermare con certezza che non amo questo genere, o almeno non amo Glenn Cooper ... è un noir che non vi resta che leggere (se amate il genere)e poco da recensire! 

sabato 22 novembre 2014

Una meravigliosa vita da cani


Fin da bambino Graeme Sims ha avuto compagni di gioco molto particolari: un'anatra e un cane pastore, per esempio. In questo libro l'autore ripercorre la propria vita e racconta come è nato il suo rapporto così simbiotico con gli animali, soprattutto con i cani. Attraverso le storie di incontri commoventi e di riflessioni sull'animo dei suoi amici a quattro zampe, Sims ci spiega come è arrivato a capirne linguaggio, emozioni, bisogni, e come è riuscito a tradurli in tecniche di addestramento accessibili a tutti. Un libro dalla scrittura ispirata che parla al cuore di tutti gli amanti dei cani e rivela verità toccanti e sorprendenti per comprenderli meglio.

"Gli esseri umani hanno l'abitudine di considerare inferiore tutto quello che non è umano, e perciò indegno della fatica di essere compreso interamente" 

E' una bella storia di un educatore cinofilo che oltre ad addestrare i propri cani cerca anche di capire come fare per renderli felici, si preoccupa di farli lavorare in totale tranquillità ed armonia ...





domenica 16 novembre 2014

Vita da canile


NON MI DO PACE.
Non avrei mai immaginato di lasciarmi trasportare da tanti sentimenti, vibrazioni che vanno dritte al cuore e lasciano un segno indelebile. Queste nuove esperienze aumentano la mia sete di sapere di questo mondo così indifeso e mi fa capire che anch'io posso fare qualcosa per migliorare la loro esistenza.
La mia ricerca ora si concentra sulle persone che abbandonano il loro cane.
Purtroppo manca la materia prima, la figura di chi compie questo atto, considerando che questo tipo di sconsideratezza è fatto solitamente in incognito. Voglio in ogni caso dare delle tracce che, anche se personali, possono contribuire a dare un'identità a questi esseri. Innanzitutto chi abbandona non è in grado di capire che dentro ogni essere vivente ci sono dei sentimenti, affetti puri che spesso l'uomo non è capace di dare.
Ma questo mondo così frenetico, che non si lascia nemmeno il tempo di soffermarci sui giusti valori della vita, i suoi ritmi così veloci che ci danno un falso benessere. Siamo così abituati ad avere con facilità tutto e subito che, con altrettanta semplicità, ci stanchiamo in pochissimo tempo di quello che abbiamo per ricercare altrove nuove false emozioni, quasi a voler dimostrare a se stessi la superiorità dell'uomo. E' proprio in questo meccanismo così perverso la chiave di tanta violenza e non solo nei confronti del cane.
Purtroppo come è facile cadere in questa tremenda trappola, è altrettanto difficile uscirne. Molte volte i cani vengono abbandonati perché, passata la novità del nuovo arrivato in casa, si riesce a vederne solamente i disagi che procura e il tempo che ruba alla nostra vita, ignorando invece quello che ci dà.
Per chi vede in questo modo è semplice arrivare senza rimorsi a disfarsi di questo inutile intruso. Purtroppo quest'insano gesto, può avere delle conseguenze drammatiche oltre che traumatiche per il povero e indifeso animale; infatti, se è fortunato, e non è investito da un' auto, arriverà a un canile, ma la cosa peggiore per lui è l'inconsapevolezza di essere stato abbandonato.
Il cane, quando arriva al canile, a volte è ferito, disidratato e affamato, disorientato e impaurito. Può correre per parecchi giorni alla ricerca del suo padrone, fino a consumarsi i polpastrelli delle zampe e sanguinare. Non si rende conto che il suo padrone, che sta cercando con tanto affanno, lo ha buttato via come se si trattasse di immondizia, qualcosa che non gli serve più.
Chissà ora la sua attenzione da cosa sarà attratta, un nuovo telefonino, una nuova auto o peggio un nuovo animale?
Una corsa che porterà a una continua insoddisfazione. Purtroppo il vanto di tutto questo rende ciechi.
Non mi do pace sapendo che l'uomo può arrivare a tanta freddezza, a tanto materialismo, senza rendersi conto che tutto questo lo porterà alla distruzione di ciò che lo circonda a se stesso potrà riservare solamente un grande vuoto
(Fausto Carmignotto)

sabato 8 novembre 2014

Bianca come il latte rossa come il sangue



Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino e vive in perfetta simbiosi con il suo iPod. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori "una specie protetta che speri si estingua definitivamente". Così, quando arriva un nuovo supplente di storia e filosofia, lui si prepara ad accoglierlo con cinismo. Ma questo giovane insegnante è diverso: una luce gli brilla negli occhi quando spiega, quando sprona gli studenti a vivere intensamente, a cercare il proprio sogno. Leo sente in sé la forza di un leone, ma c'è un nemico che lo atterrisce: il bianco. Il bianco è l'assenza, tutto ciò che nella sua vita riguarda la privazione e la perdita è bianco. Il rosso invece è il colore dell'amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei capelli di Beatrice. Perché un sogno Leo ce l'ha e si chiama Beatrice, anche se lei ancora non lo sa. Leo ha anche una realtà, più vicina, e, come tutte le presenze vicine, più difficile da vedere: Silvia è la sua realtà affidabile e serena. Quando scopre che Beatrice è ammalata e che la malattia ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere, per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande.
Romanzo adolescenziale scritto in modo semplice ma efficace perché va dritto al cuore...
E' una storia che nonostante tratti la storia di una malattia è un bellissimo inno alla Vita, ci trasmette un forte senso di Speranza e di Amore verso tutti gli esseri... 

lunedì 27 ottobre 2014

L'educazione (im)possibile



Saggio di Andreoli sull'educazione dei figli in questa società dove la famiglia è cosiddetta allargata...
Mancano dei punti di riferimento che dovrebbero aiutare i ragazzi a formare il carattere e i valori che fanno delle persone sane e corrette di cui spesso lamentiamo la mancanza in questa società.
Per quanto condivido i pensieri e le osservazioni di Andreoli in questo saggio ho notato una ripetizione, un richiamo di altri saggi. 
Secondo me non ha sviluppato molto il tema dell'educazione che i ragazzi d'oggi ricevono poco o male, ma forse è per questo, non essendo educati c'è poco da parlare.... forse c'è bisogno di agire! 
La trama:
Maleducati. Trasgressivi. Immaturi. Le ricette salva figli sono ormai diventate argomento quotidiano di discussione e confronto fra genitori in crisi e insegnanti rinunciatari. C'è chi grida alla sconfitta dell'antiautoritarismo. Chi invoca un ritorno alla disciplina tra le mura domestiche. Chi accusa la scuola di aver abbandonato il suo ruolo pedagogico. Per Vittorino Andreoli, da sempre attento osservatore del disagio psicologico degli adolescenti e dei loro compagni più adulti, invece il fallimento educativo è un malessere profondo che riguarda tutti, genitori e no, e che può essere risolto solo con uno sforzo comune. Il primo sintomo va ricercato senz'altro nella morte della famiglia tradizionale. I bambini avrebbero bisogno di un'unica figura che si occupi di loro: la madre. L'aumento delle figure di riferimento - necessario, per molte ragioni, nella nostra società crea un disaccordo educativo, ed è la vera causa della loro inquietudine e disobbedienza. Cosa dovrebbero fare, allora, i genitori per far crescere meglio i loro figli? Dovrebbero ritrovare un punto d'unione con tutte le figure che li affiancano: i nonni, le babysitter, le insegnanti dei nidi e delle scuole per l'infanzia... Educare vuol dire trasformare un figlio in un uomo o una donna capaci a loro volta di diventare padri e madri. E per farlo dobbiamo tenere conto dei sentimenti che sono parte indispensabile di ogni processo di crescita.

domenica 12 ottobre 2014

Espiazione



Dedicato alle persone bugiarde, che credono che le loro bugie non abbiamo conseguenze nella vita delle persone coinvolte nelle loro farse... 
La protagonista una ragazzina di tredici anni Briony, che vive in un mondo tutto suo, convinta di essere la scrittrice del secolo, un giorno casualmente diventa ambasciatrice di una lettera destinata alla Cecily da parte del figlio della domestica.
La sua curiosità di ragazzina e l'infatuazione per il ragazzo la spingeranno a leggere la lettera il cui contenuto la convincerà che il ragazzo è un maniaco sessuale e quindi deve proteggere la sorella.
Motivo per cui appena se ne presenterà l'occasione, la cugina in visita che viene aggredita di notte nel parco, lei farà il nome di questo ragazzo rovinando la vita non solo a lui, ma anche alla sorella
che non sarà più la stessa...
può una bambina rovinare con le sue parole le vite di tante altre persone?


giovedì 9 ottobre 2014

La magia di un Buongiorno


Questa è una selezione dei Buongiorno che da quindici anni Gramellini scrive in fondo alla prima pagina del giornale La Stampa. Sono trecentosessantacinque, come i giorni di un almanacco dove i sorrisi si alternano ai sospiri e gli scatti di indignazione agli sberleffi, lasciando sempre una finestrella aperta per i sogni di passaggio che avessero voglia di entrare.
Secondo lui "Il Buongiorno funziona soltanto se ha la leggerezza e l'imprevedibilità di un corsivo. Cioè soltanto quando è scritto con amore. Alludo all'amore dell'artigiano che rimane mezz'ora di più al tavolo di lavoro per piallare un aggettivo o sostituire una metafora traballante. Altro che mago. Sono un manovale che ogni giorno si monta la testa e pensa di poter fabbricare un mondo migliore con le sue parole. Un'illusione, certo. Ma se non la credessi vera, mi passerebbe la voglia di provarci."

Se volete conservare i suoi articoli, se non li avete letti sul quotidiano questo libro fa per voi... osservazioni argute ed ironiche, ve lo consiglio! 

domenica 5 ottobre 2014

Oriana una donna



Biografia non autorizzata di Oriana Fallaci... anche se mi permetto di dire che le sarebbe piaciuta!
Verrebbe spontaneo consigliare questo libro a chi ama e ha sempre amato Oriana Fallaci come giornalista, scrittrice e dopo questo libro anche come donna.
Invece, io penso che lo consiglierò a tutti quelli che me ne hanno parlato male, a tutti coloro che l'hanno offesa per la sua "aggressività" ... per la sua voglia di indipendenza.

Donna di grande carisma, e di un carattere forte che nasconde in realtà un' anima fragile..
In alcune sfumature rivedo un pò me stessa forse per questo l'apprezzo tanto...
E' una donna che aggredisce per legittima difesa, perché si rende conto che nessuno ha voglia e tempo di capirla fino in fondo perché ciò che afferma la maggior parte delle volte è corretto solo che si sa "la verità fa male" dire ciò che si pensa senza filtro è un atto di grande coraggio e non sempre apprezzato, anzi quasi mai, ci vuole un'autostima molto forte per non offendersi ai giudizi negativi.
Bellissima questa biografia, scritta in modo semplice, si nota il lavoro fatto,  minuzioso ed attento, ho apprezzato tanto anche la descrizione dei libri scritti dalla Fallaci ...
Assolutamente consigliato!


sabato 27 settembre 2014

Cordiali Saluti

La sua vita in azienda è fatta di giornate passate a scrivere lettere di licenziamento, guardando i colleghi "in esubero" che ripongono gli oggetti personali dentro piccole scatole e si avviano lentamente verso casa. La sua vita fuori dall'ufficio, invece, è l'invenzione di una paternità: un ciclone messo in movimento da Martina e Federico, che sono troppo piccoli per diventare grandi e aspettano il ritorno del padre dall'ospedale. Dopo tante parole sprecate per congedare la gente, bisognerà trovarne di intatte per spiegare a loro due che non tutte le cose finiscono, e non tutti i saluti sono degli addii. Un romanzo feroce e malinconico, un ironico abbecedario della vita aziendale, e della vita in generale.

Da leggere per apprezzare in questi tempi di crisi il proprio posto di lavoro... 

domenica 7 settembre 2014

Un altro giro di giostra




Viaggiare è sempre stato per Tiziano Terzani un modo di vivere e così, quando gli viene annunciato che la sua vita è ora in pericolo, mettersi in viaggio alla ricerca di una soluzione è la sua risposta istintiva. Solo che questo è un viaggio diverso da tutti gli altri, e anche il più difficile perché ogni passo, ogni scelta - a volte fra ragione e follia, fra scienza e magia - ha a che fare con la sua sopravvivenza. Strada facendo prende appunti. Da una lunga permanenza a New York e poi in un centro "alternativo" della California nasce un ritratto inquietante dell'America. Da un lungo girovagare per l'India, compresi tre mesi passati da semplice novizio in un ashram, sempre in cerca di qualcosa o qualcuno che possa aiutarlo, Terzani arriva ad una visione di quel che di più profondo questo paese ha da offrire all'uomo: la sua spiritualità. Ogni cultura ha il suo modo di affrontare i problemi umani, specie quelli della malattia e del dolore. Così, dopo essersi interessato all'omeopatia, Terzani si rivolge alle culture d'Oriente sperimentando sulla propria pelle le loro soluzioni, siano esse strane diete, pozioni di erbe o canti sacri. Medicina tibetana, cinese, ayurveda, qi gong, reiki, yoga e pranoterapia sono fra le sue tappe. Alla fine il viaggio esterno alla ricerca di una cura si trasforma in un viaggio interiore, il viaggio di ritorno alle radici divine dell'uomo. 

Giornalista di grande valore! 
Questo libro mi è piaciuto molto! Sebbene possa aver scritto delle ovvietà, delle cose che magari per alcuni sono scontate, mi è piaciuto perché oltre ad essere d'accordo con il suo pensiero, mi ha dato modo di conoscere i pensieri di altre culture...

E' la storia di un viaggio non solo fisico ma spirituale... che poi è questo il modo giusto di viaggiare....

Leggere questo libro è utile per fare un viaggio comodamente seduti in poltrona attraverso varie culture e così imparare che non sempre ciò che noi siamo abituati a fare è la cosa giusta... 

"A Buddha non piacevano le definizioni. Sapeva che potevano essere trappole, come le parole"

giovedì 4 settembre 2014

I lettori...


Mentre rifletto su come recensire il libro che sto terminando di leggere pensavo che in Italia i lettori sono ancora molto pochi, la classica scusa che poi tanto scusa (in alcuni casi) non è, riguarda la mancanza di tempo. Presi dal vortice della quotidianità così frenetica il tempo da dedicare alla lettura è pochissimo... e poi diciamoci la verità si preferisce fare vita sociale nel locale "in" del momento, e non importa se ci si sta annoiando a morte, l'importante è Esserci!

L'altro motivo è che c'è ancora il pregiudizio (in sottofondo) che i lettori sono un pò sfigati, svampiti e segregati in un mondo tutto loro ... insomma leggono perché nella vita reale, di tutti i giorni, non se li fila nessuno! 
Senza però sapere che sono i Lettori a non volerseli filare perché chi legge non ama dialogare con le zucche vuote, poveri di contenuti, che amano parlare soltanto di cose superficiali e spesso senza senso! 
I Lettori sono persone ricche, con tante cose da dire, da cui c'è sempre da imparare, sono persone come i maghi dal cappello magico dove all'improvviso tirano fuori idee, spunti di riflessione e discorsi stimolanti!
A volte sono silenziosi, hanno lo sguardo perso nel vuoto, chissà, forse ripensano a quell'avventura vissuta in un libro ...
E ti rendi conto che non hanno una sola vita sociale, ma cento, mille...


mercoledì 27 agosto 2014

Perché sono qui...


Oggi sono un pochino pensierosa, non so più perché e per chi continuo ad occuparmi di questo blog!
Si, innanzitutto per me stessa... dovrei essere qui per fare il punto della situazione, dovrei a fine lettura dire, scrivere senza peli sulla lingua ciò che penso del libro appena terminato...
Ed invece? Stop! Blocco dello scrittore...
A parte la trama non riesco a partorire nulla!
Penso che un pò sia dovuto al semplice fatto che non riesco ad "attirare" un gruppo di lettori per condividere i miei pensieri ed è sicuramente colpa mia perché vedo in giro per la rete che i libri che leggo non sono l'unica a sceglierli...
Allora perché sono qui?
Potrei tranquillamente prendere un'agenda e scrivere, trascrivere pensieri, frasi, che mi hanno colpito di un romanzo e non preoccuparmi di fare foto e postare su questo blog!

Forse sono in un periodo complicato in cui vorrei essere diversa, dare una forma a questo sito che sia interessante ed "esplosiva" ed invece guardandolo da fuori credo che il mio blog sia un sito noioso e povero...
Perché lo scrivo qui, forse perché vorrei dei consigli, forse sto cercando qualche boa di salvataggio che mi indichi la giusta direzione in questo mare.
Quando ho iniziato a scrivere la domanda a cui mi sarebbe piaciuto rispondere e cercavo le parole per farlo era: perché dovrei leggere questo libro anche io? La lettura è un percorso così personale che è sempre difficile consigliare un testo piuttosto che un altro...
Adesso va tanto di moda anche la "libroterapia" ma vi confesso di sentirmi così ignorante che non saprei proprio da che parte cominciare....
Insomma amici miei, perché lo so che c'è chi da blog.libero continua a seguirmi e ha tutto il mio ringraziamento ed affetto ma al momento sento di aver bisogno di una pausa per riflettere e dare la giusta direzione a questo blog, penso che dopo un bel pò di anni se lo merita!
E lo merito anche io dopo tante letture ... ho bisogno di una pausa di riflessione, non dai libri, attenzione!
 Ma dal blog.
Non è carino fare la lista dei libri letti come fosse una lista della spesa... perciò spero di tornare al più presto con qualcosa di molto intelligente da scrivere....
auguratemi Buona fortuna!


sabato 16 agosto 2014

I cani e i lupi


"Come un cagnolino ben nutrito e curato che senta nella foresta l'ululato famelico dei lupi, i suoi fratelli selvaggi", così Harry è attratto e al tempo stesso terrorizzato da Ada, con un misterioso richiamo del sangue che spaventa e affascina. Eppure, fra i due bambini, la differenza è enorme: lui abita in una sontuosa villa, è ricco, elegante e curato, mentre lei è figlia di ebrei poveri, disprezzati ed evitati da tutti. Fin dal primo sguardo, Ada capisce che Harry è l'unico amore della sua vita; il ragazzo è impaurito. Molti anni dopo si rincontreranno a Parigi e scopriranno che l'antica attrazione non è sparita.

"Bisogna avere più distacco negli affari di cuore. Essere nei confronti della vita come un creditore generoso e non come un avido usuraio."


Per le storie impossibili, per coloro che per amore rinunciano al proprio benessere...

lunedì 11 agosto 2014

Le ragazze di Kabul


Due destini che si incrociano, sulle labbra il colore rosso della passione. Elsa è americana, ha ventidue anni e fa l'infermiera in un piccolo villaggio dell'Afghanistan. Ogni giorno i suoi occhi vedono povertà, dolore, orrore e devastazione. Ma Elsa è una donna coraggiosa e ostinata e continua a lavorare senza sosta. Si adatta ai costumi locali e indossa il burqa, senza però rinunciare alla sua grande passione: il rossetto. Nascosta sotto abiti pesanti, Elsa ogni mattina continua a colorare le sue labbra. Rosso ciliegia, malva, rosa, sfumature che l'aiutano a sorridere e ad andare avanti, anche quando la legge sanguinaria dei talebani arriva nel suo villaggio. Parween è una giovane e ribelle afgana, che come Elsa non si piega alla repressione del regime. I talebani le hanno ucciso il marito e lei vuole vendetta. Sarà proprio un rossetto, ritrovato per caso dopo la spaventosa esplosione di un autobus, a farle incontrare. E l'inizio di un'amicizia che cambierà per sempre la vita di entrambe....

Bellissima storia d'amicizia fra donne di culture e nazionalità diverse... ve lo consiglio perché è una storia "quasi" vera, ahimé!

lunedì 21 luglio 2014

Zia Mame

Zia Mame, ora geisha giapponese, ora ballerina di fila, romantica moglie sudista e amazzone intrepida al tempo stesso, ogni mese della sua vita inaugura una nuova impresa epica, coinvolgendo di volta in volta il suo maggiordomo giapponese, la bambinaia irlandese, la dattilografa, il poeta, l'editore, l'agente letterario. Conduce una vita salottiera e ciarliera, in cui l'ostentazione della ricchezza, i cocktail in terrazza e le commedie sperimentali di Broadway si susseguono tra bollicine di champagne e letti di seta. La crisi finanziaria che travolge mezzo mondo nulla può contro questa donna dalle mille risorse. Zia Mame cade, si rialza e intrepida ricomincia da capo, conservando sempre l'ingenuità, o forse l'orgoglio, di chi non oserebbe mai riversare sugli altri la colpa delle proprie miserie. 
Come possa aver fatto una donna tanto avventata, imprudente, generosa e folle, a tirar su un ragazzino di dieci anni è un mistero. Per fortuna il defunto signor Dannis prima di morire aveva affidato tutto il cospicuo patrimonio del piccolo Patrick allo Studio Knickerbocker, che avrebbe provveduto direttamente alla sua educazione - tassativamente tradizionale - mentre l'eccentrica zia avrebbe seguito il bambino solo durante le vacanze. Ma quando si ha a che fare con una forza della natura come Zia Mame, le vacanze estive sono un periodo più che sufficiente per cambiarti la vita, soprattutto se si ha la mente brillante e recettiva di Patrick: un bambino che guarda il mondo con l'occhio distaccato del baro e lo descrive con l'ironia del ciarlatano. Come se niente potesse toccarlo direttamente, l'autore-protagonista conosce i tempi comici e la natura umana, cita Bauhaus e i magazzini Macy's, descrive ogni caffé di New York attribuendogli l'atmosfera magica dei bistrot parigini, guarda al di là della sfavillante apparenza dei rutilanti anni Venti, per coglierne tutta la grottesca miseria. Un romanzo divertente, ricco di citazioni colte ma capace di coinvolgere anche il lettore occasionale, una sorprendente sferzata di buonumore assolutamente da non perdere.

sabato 5 luglio 2014

Marina


Barcellona, fine anni Settanta. Óscar Drai è un giovane studente che trascorre gli anni della sua adolescenza in un cupo collegio della città catalana. Colmo di quella dolorosa energia così tipica dell'età, fatta in parti uguali di sogno e insofferenza, Óscar ama allontanarsi non visto dalle soffocanti mura del convitto, per perdersi nel dedalo di vie, ville e palazzi di quartieri che trasudano a ogni angolo storia e mistero. In occasione di una di queste fughe il giovane si lascia rapire da una musica che lo porta fino alle finestre di una casa. All'interno, un antico grammofono suona un'ammaliante canzone per voce e pianoforte. Nel momento in cui sottrae l'oggetto e scappa, è sopraffatto da un gesto che risulta inspiegabile a lui per primo. Qualche giorno dopo tutto gli apparirà tanto chiaro quanto splendidamente misterioso. Tornando sui suoi passi per restituire il maltolto, infatti, Óscar incontra la giovane Marina e il suo enigmatico padre, il pittore Germàn. E niente per lui sarà più come prima. Il suo innato amore per il mistero si intreccerà da quel momento ai segreti inconfessabili del passato di una famiglia e di una Barcellona sempre più amata: segreti che lo spingeranno non solo alla più lunga fuga mai tentata dal detestato collegio, ma anche verso l'irrevocabile fine della sua adolescenza.

Letto tutto d'un fiato fino al finale sconvolgente...

venerdì 27 giugno 2014

Io che amo solo te+La cena di Natale

Ninella ha cinquant'anni e un grande amore, don Mimì, con cui non si è potuta sposare. Ma il destino le fa un regalo inaspettato: sua figlia si fidanza proprio con il figlio dell'uomo che ha sempre sognato, e i due ragazzi decidono di convolare a nozze. Il matrimonio di Chiara e Damiano si trasforma così in un vero e proprio evento per Polignano a Mare, paese bianco e arroccato in uno degli angoli più magici della Puglia. Gli occhi dei 287 invitati non saranno però puntati sugli sposi, ma sui loro genitori. Ninella è la sarta più bella del paese, e da quando è rimasta vedova sta sempre in casa a cucire, cucinare e guardare il mare.
In realtà è un vulcano solo temporaneamente spento. Don Mimì, dietro i baffi e i silenzi, nasconde l'inquieto desiderio di riavere quella donna solo per sé. A sorvegliare la situazione c'è sua moglie, la futura suocera di Chiara, che a Polignano chiamano la "First Lady". E lei a controllare e a gestire una festa di matrimonio preparata da mesi e che tutti vogliono indimenticabile: dal bouquet "semicascante" della sposa al gran buffet di antipasti, dall'assegnazione dei posti alle bomboniere - passando per l'Ave Maria -, nulla è lasciato al caso. Ma è un attimo e la situazione può precipitare nel caos, grazie a un susseguirsi di colpi di scena e a una serie di personaggi esilaranti.

E la vigilia di Natale e sono tutti più romantici, più buoni, ma anche un po' più isterici. Polignano a Mare si sveglia magicamente sotto la neve che stravolge la vita del paese, dividendolo tra chi ha le gomme termiche e chi no. La più sconvolta è Matilde, che riceve quella mattina un anello con smeraldo da don Mimì, suo marito, "colpevole" di averla troppo trascurata negli ultimi tempi. Lei si esalta a tal punto da improvvisare un cenone per quella stessa sera nella loro grande casa, soprannominata il "Petruzzelli", in cui troneggia un albero di Natale alto quattro metri e risplendono le luminarie sul tetto. L'obiettivo di Matilde è sfidare davanti a tutti Ninella, la consuocera, il grande amore di gioventù di suo marito. E Ninella, che a cinquant'anni è ancora una guerriera, accetta la sfida. Sbaglia però a farsi la tinta "biondo Kidman", che la renderà meno sicura, ma non per questo meno bella.
Quella sera, alla stessa tavola imbandita si siederanno, tra gli altri: una diciassettenne ossessionata dalla verginità (Nancy); una zia con tendenze leghiste (Dora); una coppia (Chiara e Damiano) in cui il marito forse ha messo incinte due donne, e un ragazzo gay (Orlando) che ha dovuto scrivere a mano su pergamena undici menu, in cui spicca il "supplì alla cozza tarantina" preparato con il Bimby. Tra cocktail di gamberi, regali riciclati, frecciate e risate, ne succederanno di tutti i colori. Ma ai due consuoceri, Ninella e don Mimì, importerà solo essere seduti uno accanto all'altra.

Romanzo di piacevole lettura di una famiglia barese in cui ogni protagonista ha il proprio segreto da custodire, ambientata nella splendida Polignano a Mare...

domenica 22 giugno 2014

Per dieci minuti


Dieci minuti al giorno. Tutti i giorni. Per un mese. Dieci minuti per fare una cosa nuova, mai fatta prima. Dieci minuti fuori dai soliti schemi. Per smettere di avere paura. E tornare a vivere. Tutto quello con cui Chiara era abituata a identificare la sua vita non esiste più. Perché, a volte, capita. Capita che il tuo compagno di sempre ti abbandoni. Che tu debba lasciare la casa in cui sei cresciuto. Che il tuo lavoro venga affidato a un altro. Che cosa si fa, allora? Rudolf Steiner non ha dubbi: si gioca. Chiara non ha niente da perdere, e ci prova. Per un mese intero, ogni giorno, per almeno dieci minuti, decide di fare una cosa nuova, mai fatta prima. Lei che è incapace anche solo di avvicinarsi ai fornelli, cucina dei pancake, cammina di spalle per la città, balla l'hip-hop, ascolta i problemi di sua madre, consegna il cellulare a uno sconosciuto. Di dieci minuti in dieci minuti, arriva così ad accogliere realtà che non avrebbe mai immaginato e che la porteranno a scelte sorprendenti. Da cui ricominciare. Chiara Gamberale racconta quanto il cambiamento sia spaventoso, ma necessario. E dimostra come, un minuto per volta, sia possibile tornare a vivere.

Un'autrice che apprezzo e leggo sempre molto volentieri. 
E' una storia molto piacevole  scritta in modo semplice e carina che consigli a tutti.
Nella vita prima o poi capita di scontrarsi con le difficoltà della vita, l'importante è riuscire a superarle ed adattarsi al cambiamento. 
E' una storia che nonostante tutto infonde coraggio e speranza nel futuro.

mercoledì 18 giugno 2014

Gli sdraiati

Forse sono di là, forse sono altrove. In genere dormono quando il resto del mondo è sveglio, e vegliano quando il resto del mondo sta dormendo. Sono gli sdraiati. I figli adolescenti, i figli già ragazzi. Michele Serra si inoltra in quel mondo misterioso. Non risparmia niente ai figli, niente ai padri. Racconta l'estraneità, i conflitti, le occasioni perdute, il montare del senso di colpa, il formicolare di un'ostilità che nessuna saggezza riesce a placare. Quando è successo? Come è successo? Dove ci siamo persi? E basterà, per ritrovarci, il disperato, patetico invito che il padre reitera al figlio per una passeggiata in montagna? Fra burrasche psichiche, satira sociale, orgogliose impennate di relativismo etico, il racconto affonda nel mondo ignoto dei figli e in quello almeno altrettanto ignoto dei "dopopadri".

 "Gli sdraiati" è un romanzo comico, un romanzo di avventure, una storia di rabbia, amore e malinconia. Ed è anche il piccolo monumento a una generazione che si è allungata orizzontalmente nel mondo, e forse da quella posizione riesce a vedere cose che gli "eretti" non vedono più, non vedono ancora, hanno smesso di vedere.

Anche se in alcuni punti è un pò noioso e incomprensibile è una rappresentazione molto veritiera dei rapporti tra padri e figli al giorno d'oggi, ve lo consiglio 

sabato 7 giugno 2014

Il quadro mai dipinto

Patrick è un insegnante e un pittore con l'ossessione per la perfezione. In una mattina di giugno entra per l'ultima lezione nella sua aula dell'Accademia di Belle Arti. E pronto a lasciare Roma per ripartire da zero a Venezia, città fatta d'acqua e d'incanto. Torna a casa e prima di partire decide di andare in soffitta per dare un ultimo sguardo al quadro che ritrae la donna che ha molto amato, la donna il cui ricordo porta sempre con sé. Ma, quando scopre la tela, la vede vuota: la donna sembra avere abbandonato il quadro. Sgomento, Patrick copre nuovamente il dipinto. In fretta e furia abbandona la soffitta e Roma, e corre all'aeroporto. Durante il volo, però, batte la testa e all'arrivo si ritrova confuso, non riesce a ricordare bene il motivo per cui è partito. Ma in tasca ha un biglietto con un indirizzo e un nome: "Residenza Punto Feliz". Si recherà là e troverà una nuova e strana famiglia pronta ad accoglierlo. Miguel, il proprietario della pensione, uno spagnolo saggio cui è facile affidarsi; Vince, gondoliere con il cuore spezzato da un amore andato male; e il piccolo Enrique, curioso ed entusiasta come solo i bambini sanno essere. La nuova vita di Patrick scorre tra amnesie e scoperte, finché a una festa incontra Raquel e non ha dubbi: è lei, la donna che è fuggita dal suo quadro

Una storia molto carina piena di frasi ad effetto sull'amore, sull'importanza di seguire sempre i propri sentimenti e di restare fedeli a se stessi...da leggere!  

lunedì 2 giugno 2014

Che ci importa del mondo


Viola ha trentotto anni e, dopo un matrimonio lampo, vive sola con suo figlio Orlando, un bambino acuto e bigotto. Opinionista di successo nei salotti tv più popolari del Paese, Viola si è ritagliata il ruolo di femminista rampante e severa fustigatrice di usi e costumi maschili. Il pubblico femminile la ama per la sua apparente spietatezza, gli uomini la temono, ma quello che fan e detrattori non sanno è che Viola recita una parte che non le appartiene: la sua vita sentimentale è una disastrosa sequela di tentativi falliti che nascondono l'incapacità di dimenticare l'ex, Giorgio, in corsa per diventare il candidato sindaco della città. Tra cene con uomini improbabili, chiacchiere disincantate con le amiche, telefonate rabbiose dell'ex marito e dialoghi col figlio moralista, Viola cercherà la propria strada, provando a tenere insieme, con fatica, la sua vita da single, quella di madre e quella di celebrità televisiva. Il tutto sembra reggere, finché sentimenti e politica non si intrecciano inaspettatamente e una scoperta traumatica non le fa commettere un errore imperdonabile...

Sembra la storia della scrittrice Selvaggia Lucarelli e secondo me un pò è così... pungente ed ironica al punto giusto mi ha piacevolmente sorpreso questa storia.
Mi ha fatto riflettere in qualche passaggio, ma sopratutto finita la lettura una domanda mi ronza ancora per la testa: "perché noi donne, nonostante l'emancipazione, ci accontentiamo di rapporti a metà, di uomini a cui dobbiamo elemosinare le loro attenzioni senza dare spazio a chi ci amerebbe incondizionatamente? con tutti i nostri pregi e le nostre debolezze: un mistero!
Qualche volta per fortuna rinsaviamo e ci lasciamo amare e amiamo chi davvero merita
Non pensavo che l'avrei mai detto ma io questo libro ve lo consiglio: scritto da una donna per le donne e perché no anche per gli uomini!
Eh brava Selvaggia davvero il caso di dire bella e brava!   

mercoledì 21 maggio 2014

Quattro etti d'amore, grazie.


Novità del 2014!!! I flipback della Mondadori...
formato comodo e tascabile (nel vero senso della parola!)

La trama....
Quasi ogni giorno Erica e Tea s'incrociano tra gli scaffali di un supermercato. Erica ha un posto in banca, un marito devoto, una madre stralunata, un gruppo di ex compagni di classe su facebook, due figli. Tea è la protagonista della serie tv di culto "Testa o Cuore", ha un passato complesso, un marito fascinoso e manipolatore. Erica fa la spesa di una madre di famiglia, Tea non va oltre gli yogurt light. Erica osserva il carrello di Tea e sogna: sogna la libertà di una donna bambina, senza responsabilità, la leggerezza di un corpo fantastico, la passione di un amore proibito. Certo non immaginerebbe mai di essere un mito per il suo mito, un ideale per il suo ideale. Invece per Tea lo è: di Erica non conosce nemmeno il nome e l'ha ribattezzata "signora Cunningham". Nelle sue abitudini coglie la promessa di una pace che a lei pare negata, è convinta sia un punto di riferimento per se stessa e per gli altri, proprio come la madre impeccabile di "Happy Days". Le due donne, in un continuo gioco di equivoci e di proiezioni, si spiano la spesa, si contemplano a vicenda: ma l'appello all'esistenza dell'altra diventa soprattutto l'occasione per guardare in faccia le proprie scelte e non confonderle con il destino. Che comunque irrompe, strisciante prima, deflagrante poi, nelle case di entrambe.

In questa storia appositamente infantile ci sono le storie di due donne molto diverse tra loro, ma con un sogno che accomuna tutti: essere amate!  
Se ci riusciranno le nostre eroine lo scoprirete solo leggendo... tranquilli la lettura è scorrevole e poco impegnativa! 

lunedì 12 maggio 2014

La signora delle camelie


Scritto nel 1848, quando l'autore non aveva che ventiquattro anni, il romanzo "La signora delle camelie" creò subito un mito, entrato nell'immaginario di intere generazioni e diventato protagonista delle scene, sia del teatro di prosa che del teatro d'opera, nonché degli schermi del cinema. Lo stesso Dumas ne realizzò una versione teatrale, affidandola a Sarah Bernhardt. Pochi anni dopo, Giuseppe Verdi saprà farne una trasposizione sublime, in musica, con "La Traviata". Margherita Gautier, alias Violetta, è diventata così una figura a sé stante: un mito appunto, con il quale si sono confrontate dive come Eleonora Duse, Greta Garbo, Maria Callas.



E' la storia di una donna Marguerite che per vivere fa la prostituta, la mantenuta! 
Un giorno incontrerà un giovane di cui si innamora e le "salva" la vita se non fisicamente almeno spiritualmente
Insomma è una vecchia storia alla Pretty Woman...  

"Ha vissuto da peccatrice, ma muore da cristiana"

mercoledì 7 maggio 2014

L'ombra del vento

Una mattina del 1945 il proprietario di un modesto negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, nel cuore della città vecchia di Barcellona al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo in cui migliaia di libri di cui il tempo ha cancellato il ricordo, vengono sottratti all'oblio. Qui Daniel entra in possesso del libro "maledetto" che cambierà il corso della sua vita, introducendolo in un labirinto di intrighi legati alla figura del suo autore e da tempo sepolti nell'anima oscura della città. Un romanzo in cui i bagliori di un passato inquietante si riverberano sul presente del giovane protagonista, in una Barcellona dalla duplice identità: quella ricca ed elegante degli ultimi splendori del Modernismo e quella cupa del dopoguerra.

Anche se non è proprio il mio genere, letto con piacere, scorrevole ricco di frasi ad "effetto". Lo consiglio... 

martedì 29 aprile 2014

Il caffè delle donne


Il caffè è un punto fermo nella vita di Qamar: espresso e vigoroso come lo beve la madre, ingentilito da un goccio di latte come piace al suo compagno, oppure fatto bollire tre volte, amaro e profumato di cardamomo, come ha imparato a berlo in Giordania. Da sempre Qamar è in equilibrio tra due mondi, ma lo ha scoperto solo il giorno del suo quattordicesimo compleanno, quando è diventata ufficialmente donna. Sottratta a ogni contatto promiscuo, costretta a una improvvisa separazione dagli amici, Qamar deve confrontarsi con le differenze profonde tra le due culture di cui è figlia. Eppure, nelle lunghe giornate trascorse con le donne di famiglia, impara a curare il corpo come ogni sposa deve saper fare, a cucinare, a essere seducente e insieme modesta. Ed è durante queste lunghe ore al femminile che viene introdotta all'antico, affascinante rituale del caffè: nonna, zie, sorelle, riunite nel salotto si scambiano confidenze e si preparano a conoscere il destino. Solo una, ogni giorno, è la prescelta per l'interpretazione dei fondi da parte di Khalto Sherin, che sa leggere nel sedimento i segreti del cuore e del futuro. Anni dopo, di fronte al dolore di una maternità mancata, Qamar sentirà la necessità di recuperare le proprie radici e ripensare alle parole ascoltate il giorno lontano in cui lesse la propria vita nel sedimento. Scegliere gli ingredienti del proprio caffè, deciderne aroma e intensità, significa capire che gusto vogliamo dare alle nostre giornate.

E' il primo romanzo di questa ragazza Tamimi figlia di un’ebrea italiana di origine viennese e di un palestinese arrivato in Italia dopo la guerra dei Sei giorni, sposata a uno sloveno incontrato a Utrecht, è nata a Milano nel 1981
Un mix di culture che l'ha portata a scrivere questo piacevole racconto che secondo me è quasi autobiografico!
Se vi piacciono le belle storie ricche di buoni sentimenti, se vi piace condividere le dinamiche di una giovane coppia alle prese con il potenziale arrivo di un figlio ve lo consiglio... lettura piacevole!

venerdì 25 aprile 2014

Il giardino delle pesche e delle rose



Il vento ha ricominciato a soffiare. 
Vianne Rocher lo sa: è un segnale, qualcosa sta per succedere. Quando riceve una lettera inaspettata e misteriosa, capisce che ormai niente può opporsi a quel richiamo. Vianne non ha altra scelta che seguirlo e tornare a Lansquenet, il villaggio dove tutto è cominciato, il paese dove otto anni prima aveva aperto una cioccolateria. Qui, adesso come allora, regnano ancora la diffidenza e i pregiudizi, ma molte cose sono cambiate. Il profumo delle spezie e del thè alla menta riempie l'aria, donne vestite di nero camminano veloci e a capo chino per le viuzze e di fronte alla Chiesa, sulla riva del Tannes, è stato costruito un minareto. All'inizio la convivenza tra gli abitanti e la comunità musulmana era stata tranquilla e gioiosa, ma un giorno tutto era cambiato ed erano iniziate le incomprensioni, le violenze, il fuoco. Il curato Francis Reynaud è disperato e vuole a tutti i costi salvare la sua comunità e tornare all'armonia di una volta. E ha capito che solo una donna può aiutarli, Vianne, l'acerrima nemica di un tempo. Solo lei potrebbe portare la pace, solo lei potrebbe capire gli occhi diffidenti e impauriti delle donne che si celano sotto il niqab. Ma soprattutto solo lei può comprendere l'enigmatica e orgogliosa Inès. Ma non è facile leggere la paura e sconfiggere le ipocrisie e le menzogne che serpeggiano tra le due comunità. 
Eppure Vianne sa come fare, c'è una vecchia ricetta che potrebbe venirle in soccorso...

Se avete letto ed amato Vianne Rocher in "Chocolat" e "Le scarpe rosse" non potete perdervi il seguito, Vianne smetterà finalmente di seguire il vento e stabilirsi in un luogo per sempre...

Semplice e scorrevole in alcuni punti un pò pesante, ma comunque molto interessante...

giovedì 27 marzo 2014

E l'eco rispose


Sulla strada che dal piccolo villaggio di Shadbagh porta a Kabul, viaggiano un padre e due bambini. Sono a piedi e il loro unico mezzo di trasporto è un carretto rosso, su cui Sabur, il padre, ha caricato la figlia di tre anni, Pari. Sabur ha cercato in molti modi di rimandare a casa il figlio, Abdullah, senza riuscirci. Il legame tra i due fratelli è troppo forte perché il ragazzino si lasci scoraggiare. Ha deciso che li accompagnerà a Kabul e niente potrà fargli cambiare idea, anche perché c'è qualcosa che lo turba in quel viaggio, qualcosa di non detto e di vagamente minaccioso di cui non sa darsi ragione. Ciò che avviene al loro arrivo è una lacerazione che segnerà le loro vite per sempre. Attraverso generazioni e continenti, in un percorso che ci porta da Kabul a Parigi, da San Francisco all'isola greca di Tinos, Khaled Hosseini esplora con grande profondità i molti modi in cui le persone amano, si feriscono, si tradiscono e si sacrificano l'una per l'altra.

Ho fatto un pò fatica nel procedere nella lettura perché ad un certo punto mi sono persa nella descrizione e nell'intreccio delle storie ... ho sicuramente preferito gli altri due libri!


martedì 18 marzo 2014

La profezia di Celestino



Nella foresta pluviale del Perù viene alla luce un antico manoscritto del VI secolo a.C.: profetizza grandiose trasformazioni per l'umanità e eventi che si verificheranno negli ultimi anni del XX secolo. Sulle tracce dell'antica pergamena, oltre al protagonista, sono anche la Chiesa e il Governo peruviani, allarmati dall'impatto che certe rivelazioni potrebbero avere sulla popolazione, e quindi determinati a far sparire il manoscritto. Esso contiene nove punti base per raggiungere la Conoscenza in una prossima era di consapevolezza spirituale. Capitolo per capitolo, il protagonista svela una alla volta le chiavi che conducono a scoprire il fine ultimo dell'esistenza, ma per portare in salvo il manoscritto il protagonista dovrà affrontare mille pericoli.

"Tutte le cose che ci circondano possiedono energia, ma ognuno di esse ne possiede un tipo diverso."

domenica 9 marzo 2014

I messaggi segreti dei fiori


Un fiore non è solo un fiore. Ogni petalo, ogni foglia, ogni bocciolo comunicano un'emozione diversa e parlano di noi, di quello che proviamo o di quello che vogliamo esprimere nei confronti degli altri. 
Fiducia con la primula, amicizia con la fresia, dichiarazione d'amore con il tulipano, ma anche rabbia, con la peonia, oppure odio, con il basilico.
Ogni fiore parla un linguaggio segreto, che trova le sue antiche radici nell'epoca vittoriana. Adesso come allora, i fiori accompagnano ogni occasione della nostra vita, preziosi per una promessa di fedeltà, un augurio di pronta guarigione, un matrimonio, un regalo di benvenuto. 
Questo libro ti aiuterà a trovare il fiore giusto per te e per i tuoi regali. Contiene un dizionario di tutte le emozioni che possiamo esprimere attraverso fiori e piante, una selezione di fiori scelti per il loro significato storico e letterario e infine tantissime idee per creare il bouquet perfetto e anche più originale in ogni occasione della tua vita. Perché a volte ciò che non riusciamo a comunicare con le parole lo si può dire con un fiore. 
Perché dietro la spina di un cactus potrebbe nascondersi inaspettatamente una confessione di amore appassionato... come un fiore si pesco significa sottomissione 

Libro molto utile per chi gli amanti dei fiori...

venerdì 7 marzo 2014

Il coperchio del mare











Il coperchio del mare di Banana Yoshimoto
Mari si è appena laureata ed è tornata a vivere nel suo paese natale, dove ha deciso di aprire un piccolo negozio di granite. Quell'estate le madre ha deciso di ospitare la figlia di una sua cara amica che sta attraversando un periodo molto difficile a causa dell'improvvisa morte della nonna. Nonostante Mari non sia entusiasta all'idea, finirà per stringere un forte rapporto d'amicizia con la ragazza.

Bellissima storia di amicizia, di semplice lettura. In sottofondo la presenza del mare con suoi misteri e le creature che lo vivono.
La presenza del mare aiuta entrambe le protagoniste a lenire le loro cicatrici... che se pur non cicatrizzate del tutto l'aiuta a guardare al futuro con maggiore fiducia ed ottimismo.

lunedì 3 marzo 2014

Come il fiume che scorre

Raccolta di racconti e riflessioni di viaggi fatti da Coelho nell'arco di 7 anni!
Se vi piace questo scrittore, molto cattolico, ve lo consiglio perché è un libro interessante di storie positive che aiutano a vedere meglio la realtà...

"Ogni opportunità di trasformare se stesso è un'occasione per cambiare il mondo" 




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